
APPRENDIMENTO IN NATURA
Sentiamo sempre più spesso parlare di Apprendimento in Natura, di outdoor aziendali, di attività all’aria aperta. Ma siamo sicuri di avere capito la potenza di queste attività.
Bisogna sicuramente fare un distinguo tra Incentive e Outdoor formativo:
- Incentive: è volto a riunire gruppi di persone allo scopo di offrire un momento di condivisione, uno stare assieme. Le attività sono più o meno sfidanti (dalla cena tutti assieme, alla Spa, al rafting, all’arrampicata) e hanno lo scopo di creare relazione, di permettere alle persone di vivere insieme un momento che crei emozioni comuni, un vissuto da ricordare. Gli Incentives vengono spesso usati per offrire un regalo ai dipendenti o clienti, un grazie esplicito per un anno particolarmente fruttuoso o ingaggiante.
- La Formazione Outdoor, va più in profondità. Wikipedia cita:
“Nel contesto della formazione, soprattutto aziendale, l'espressione inglese outdoor training (letteralmente "allenamento all'aperto") viene usata per riferirsi ad attività che stimolano l'apprendimento dall'esperienza e si svolgono in spazi aperti, nella natura, in luoghi diversi e possibilmente "distanti" dalla realtà aziendale. In italiano viene in genere chiamata formazione outdoor e si centra sullo sviluppo di comportamenti organizzativi attraverso l'uso di metafore e contesti nuovi, fuori dalla vita quotidiana, dove si possono sperimentare con libertà, fare esperienza sulle competenze relazionali o manageriali che si vogliono sviluppare. Durante la fase di debriefing (corta) o "rielaborazione (lunga e approfondita) si analizzano le dinamiche emerse e si riportano le deduzioni tratte alla realtà lavorativa.”
L’outdoor training nasce da un’idea di Kurt Hahn, un formatore tedesco innovativo, che nel 1930 crea la prima scuola di Outward Bound, in sordina e con solo due studenti, che poi divenne punto di riferimento per decenni e lo è tuttora.
APPRENDIMENTO INDIVIDUALE IN NATURA: perchè funziona.
Perché siamo chiamati a rompere gli schemi, ad agire in un contesto che è diverso dal quotidiano. Questo permette ai partecipanti di mettere in gioco anche la parte emotiva, ad affrontare e risolvere situazioni in gruppo che rappresentano metafore della nostra vita aziendale. I partecipanti non si trovano più attorno a un tavolo a discutere di cosa farebbero se…, ma sono in prima persona all’interno dell’azione, mettono in gioco le loro competenze comportamentali e creano situazioni di vita vissuta. Ci si sposta dalla teoria alla pratica.
LA RIFLESSIONE DI GRUPPO
Fondamentale per poter parlare di apprendimento in natura (e non di Incentive) è la fase di debriefing: momenti di riflessione strutturata che seguono le attività, allo scopo di far emergere consapevolezza e concetti da riportare, in seguito, nella vita quotidiana, sia privata che aziendale. I concetti che normalmente ci verrebbero portati frontalmente da un docente, nascono dalla riflessione di un gruppo che ha appena vissuto un’esperienza.
Ricordo un gruppo di manager con i quali ho passato due giorni in montagna: erano chiamati a diventare i nuovi leader dell’azienda, a sviluppare la loro leadership e formare gruppi di successo. Mille teorie sono state scritte sull’argomento. Noi abbiamo scelto l’aria aperta invece che i banchi di scuola.
Ho dato loro un semplice obiettivo: raggiungere un rifugio con una tranquilla passeggiata, orientarsi, decidere il percorso, rimanere in gruppo, organizzare il pranzo al sacco e ognuno di loro doveva essere Leader per un’ora durante la giornata. Ho visto rompersi i loro schemi più solidi, le loro abitudini di team manager che decontestualizzate non erano più efficaci. Mi dissero di avere imparato più in quella giornata outdoor che sui banchi di scuola!
La Natura ci insegna a pensare altrimenti, a scoprire competenze sulle quali lavoriamo con meno frequenza. Ci accompagna verso un vero cambiamento di noi stessi poiché lavora su tre ambiti: la sfera cognitiva (ciò che so), emotiva e fisica.